I tesori d’Italia del Padiglione Eataly

La mostra “Il Tesoro d’Italia”, curata da Vittorio Sgarbi, racconta la biodiversità artistica italiana. Guardando al metodo dettato dal grande critico d’arte del ‘900 Roberto Longhi (1890-1970), Sgarbi ha riunito per la prima volta nella storia 200 capolavori dell’arte italiana.

La novità della mostra è la suddivisione per regioni, dal Nord al Sud Italia: ognuna esibisce le meravigliose opere nate dalle mani degli artisti che hanno vissuto, operato, respirato in quei luoghi. Nulla è lasciato al caso, tutto è collegato in un dialogo serrato tra antico e contemporaneo che mette in evidenza come un Giorgio De Chirico a Ferrara non può prescindere nella sua arte dal guardare ai grandi capolavori concepiti nei secoli precedenti in terra emiliana.

In un colpo d’occhio il visitatore potrà ammirare la realtà artistica di tutta la penisola italiana e intraprendere un piccolo viaggio da Nord a Sud rimanendo in un’unica sala. Si troverà a Varallo dove vedrà Tanzio che dipinge il suo capolavoro Davide e Golia, giungerà in quel Trentino Alto Adige tanto influenzato dalla vicina Austria e dal clima della Secessione, ammirerà l’influenza caravaggesca in terra Ligure nelle opere di Strozzi e di Genovesino. In Lombardia troverà i riflessi di Leonardo da Vinci nella minuziosa Madonna con il Bambino di Andrea Solario e nella Cena in Emmaus delle Pseudo-Bocaccino. Proseguendo per la penisola giungerà nell’ Emilia di Vitale da Bologna, Ludovico Carracci, De Chirico, Boldini, Passerotti, Morandi e il maestro della fiasca di Forlì. Arriverà in Veneto da Tiziano, in Toscana da Pontormo e Bartolomeo della Gatta. E così via fino al capolavoro di Stomer in Sicilia.

La mostra è gratuita ed è aperta tutti i giorni ai visitatori di ogni Paese regione e città che vogliono scoprire “Il Tesoro d’Italia: espressione storico, geografica e spirituale d’Italia”. Da Sito Ufficiale EXPO 2015