De Castro su Prosecco “Tarocco” all’Estero

“Le dichiarazioni di Paolo De Castro sul problema della contraffazione dei prodotti comunitari certificati all’estero sono sacrosante. Finalmente qualcuno si fa paladino degli interessi dei produttori del  vero Prosecco DOP. Troppe istituzioni e operatori, per decenni, non hanno mosso un dito per impedire che tutto ciò accadesse, alla faccia della tutela e della promozione all’estero. Speriamo non si risolvano nel solito panicello caldo”.

Con queste parole Mirco Battistella, della casa spumantistica trevigiana ‘Battistella’ che per prima ha sollevato mediaticamente il problema del Prosecco tarocco in Brasile, Australia e Nuova Zelanda, commenta, dalle pagine del sito  proseccobattistella.com – le dichiarazioni del Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo.

“I policy maker devono fare qualcosa di concreto e in tempi brevi, l’agricoltura di qualità è in pericolo e sono ancora troppo poche le azioni messe in atto per difendere e promuovere il lavoro di noi produttori onesti. In tempi non sospetti la Battistella ha lanciato una campagna di comunicazione contro l’odioso fenomeno dell’Italian sounding, ma quello che succede oltreaoceano, oggi, come ha detto anche De Castro, è qualcosa di molto peggio”.

“Nel solo mercato del Sudamerica – continuano in una nota sul sito aziendale – il mercato enogastronomico ‘Made in Italy’ avrebbe un potenziale tre volte superiore all’attuale: qui, infatti, su tre prodotti venduti per italiani, uno solo lo è davvero (dati Mipaaf 2010). Questo fenomeno crea danni economici incommensurabili per l’economia Italiana e, talvolta, espone i consumatori, ignari, anche a rischi di carattere sanitario: i prodotti ‘Made in Italy’ veri, invece, sono sottoposti a disciplinari e a controlli rigidi e severi. La concorrenza non ci fa paura; quella sana, anzi, è uno stimolo per farci lavorare ancora meglio. Quella che ci fa paura è la concorrenza sleale che troviamo nei supermercati dei quattro angoli del globo, ad esempio nei discount brasiliani, dove si possono acquistare bottiglie di ‘Prosecco’, magari accanto a forme di ‘Regianito’, formaggio 100% straniero dal nome italiano farlocco. Si faccia qualcosa – tuonano dalla Battistella – serve la tolleranza zero contro questi pirati della tavola. Ne va di mezzo la nostra sopravvivenza nei mercati internazionali!

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