La farina di grano arso: quante cose buone nelle memoria contadina

La farina di grano arso risale all’epoca in cui i contadini, non potendo permettersi la farina di grano di qualità, utilizzavano i chicchi di grano che si raccoglievano dopo l’incendio delle stoppie. Proprio pestando quei chicchi di grano bruciato, i contadini ricavavano una farina con la quale producevano il pane fatto in casa, miscelandola con quella di grano “buono” per rendere il gusto del pane un po’ più gradevole. La tostatura del grano conferisce a questa farina dei profumi eccezionali che si sposano alla perfezione agli altri ingredienti della pizza.
La farina di grano arso presenta un colore nero ed un aroma intenso.
La farina di grano arso va utilizzata nella misura di 1/3 sul totale della farina.
Può essere usata per la preparazione di pastafocaccepane ed altri lievitati.

Modalità d’uso:

Può essere utilizzata per la preparazione di qualunque prodotto da forno dolce e salato, purchè in combinazione di una farina che genera glutine (grano, farro o Kamut).
La preparazione più celebre fatta con questa farina sono gli strascinati (in dialetto strasc-net), delle orecchiette molto scure ottenute con la farina di grano arso e farina bianca in parti uguali; il pane a prosciutto (in dialetto ppen a prusutt), un pane scuro con striature bianche ed infine la focaccia.

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