Nielsen – Innovazione prodotti? italiani disposti a pagare di più

L’innovazione di prodotto? E’ più apprezzato in Italia che nel resto dell’Europa. Gli italiani si dichiarano infatti più disposti a pagare un prezzo superiore per prodotti davvero nuovi rispetto agli europei. È quanto emerge dalla Nielsen Global Survey sul sentiment dei consumatori nei confronti dei nuovi prodotti, svolta con 29mila interviste online, in 58 Paesi (Asia, Europa, America Latina, Medio Oriente, Africa e Nord America), tra il 10 agosto e il 7 settembre 2012.

Dalla survey emerge che il 38% del campione si dichiara disposto a pagare un prezzo superiore (premium price) per offerte innovative, contro il 29% a livello europeo; solo il 35%, contro il 58% rilevato in tutta Europa, dichiara di attendere, prima dell’acquisto, che i nuovi prodotti vengano testati sul mercato; il 51% contro il 60% a livello Europa si dichiara legato a marchi tradizionali; il 57% dichiara di essere positivamente orientato a cambiare marca, rispetto al 56% della media europea; l’8% si definisce acquirente all’avanguardia” (early purchaser) di nuovi prodotti contro il 6% a livello europeo. Gli italiani preferiscono acquistare brand locali, piuttosto che globali: il 49% del totale intervistati, contro la percentuale europea del 41 per cento.

“L’esperienza – commenta Roberto Pedretti, amministratore delegato di Nielsen Italia, in una nota stampa – ci dice che la maggior parte dei nuovi prodotti lanciati sul mercato viene tolta dallo scaffale entro i primi tre anni dalla loro introduzione. Il lancio di un nuovo prodotto, richiede, nella

fase di elaborazione delle strategie aziendali, l’identificazione di un vero bisogno del consumatore, introducendo, di conseguenza, qualcosa di unico e distintivo. Nello stesso tempo, una comunicazione chiara deve creare una ‘awareness’ molto forte, attraverso campagne promozionali che spingano il potenziale consumatore a provare il nuovo prodotto”.

Tra i canali preferiti dagli italiani per venire a conoscenza di nuovi prodotti dominano con il 69% il ‘passaparola’ e il test di un campione; segue con il 64% l’esposizione del prodotto in un punto vendita; con il 61% il parere di un esperto; con il 59% la ricerca attiva su internet; con il 55% la pubblicità in tv; con il 49% la direct mail; con il 44% la pubblicità su un magazine; con il 40% la pagina web dell’azienda produttrice; con il 39% un articolo giornalistico; con il 38% la cartellonistica pubblicitaria; con il 35% la pubblicità in radio; con il 34% i colleghi di lavoro; con il 33% il forum su internet.

Il ranking dei canali preferiti a livello europeo risulta invece così delineato: 73% ‘passaparola’; 69% esposizione del prodotto in punto vendita; 68% test di un sample; 63% ricerca attiva su Internet; 62% parere di un esperto; 53% pubblicità in tv; 50% pagina web dell’azienda produttrice; 47% colleghi di lavoro; 47% pubblicità su un magazine; 43% articolo giornalistico; 41% cartellonistica pubblicitaria; 38% forum su internet; 36% pubblicità in radio; 36% direct mail.

Dal raffronto delle due classifiche si registra quindi una propensione degli italiani inferiore all’utilizzo della rete (-4 punti), una maggiore esposizione al mezzo televisivo (+2 punti), un’attenzione particolare al direct mail (+13). Da registrare, inoltre, in Italia una percentuale inferiore nell’influenza dell’ambiente di lavoro (-13 punti), del canale ‘punto vendita’ (-5 punti), del ‘passaparola’ (-4 punti).

Dalla ricerca, emerge comunque che il web svolge un ruolo importante nel processo d’acquisto di nuovi prodotti. In particolare, le percentuali suddivise per categoria merceologica, degli intervistati italiani che dichiarano internet “molto” e “abbastanza importante” sono le seguenti: elettronica 74%, elettrodomestici 71%, libri 65%, auto 61%; musica 60; deodoranti 57%,

abbigliamento 50%, salute/medicinali da banco 49% , igiene persona 48%, bevande/alimentari 47%, igiene orale 47%, cura femminile 47% , prodotti per la casa 46%, cosmetici 45%, prodotti per i capelli 45%, baby care 44%, detersivi da bucato 43%, prodotti per gli animali 39%, detergenti per piatti 39%, fazzoletti di carta 33 per cento.

Dal confronto Italia/Europa emerge che nel nostro Paese internet ha una maggiore influenza in quasi tutte le categorie di prodotto: libri +5 punti percentuali; deodoranti +27; igiene della persona +4; bevande/alimentari +4; igiene orale +6; cura femminile +12; prodotti per la casa +8; baby care +9; detersivi da bucato +5; prodotti per gli animali +5; detergenti per piatti +7; fazzoletti di carta +6.

Nell’acquisto da 2 fino a 4 nuovi prodotti negli ultimi 6 mesi, le percentuali del campione italiano fanno rilevare discrepanze nelle seguenti categorie merceologiche: elettrodomestici (Italia 6%, Europa 12%); cosmetici (19% Italia, 24% Europa); prodotti per la cura dei capelli (Italia 17%; Europa 23%); detersivi da bucato (19% Italia; 24% Europa). Fonte Foodweb.it

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