Food not Food, quando gli oggetti si trasformano in cibo

La creativa Kristina Lechner utilizza spugne, tappi, elastici e graffette per realizzare un vero e proprio menu di design.

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Sembra cibo, ma non è. E per questo, più che il palato, riesce a stuzzicare la fantasia. È un progetto di food design pensato e realizzato senza maltrattare alcun ingrediente, quello messo a punto (e pubblicato su Instagram) dalla creativa Kristina Lechner: già, perché i piatti fotografati nella serie Food not Food sono composti solo ed esclusivamente da oggetti che si possono trovare tranquillamente in ogni casa, dai fiammiferi alle gomme per cancellare, passando per i post-it e i tappi a corona delle bottiglie.

Food not Food è iniziato come un esercizio per allenare la mia fantasia – spiega l’autrice. – Adoro il cibo, ma non sono assolutamente capace di cucinare. Il cibo finto, quantomeno, non può bruciare. Questa serie è stata realizzata solo per puro divertimento, e fino a quando mi divertirò continuerà ad andare avanti”. Ecco allora che il boccale si riempie di schiumosissima spugna, mentre il piatto di spaghetti-elastici viene condito con sugose graffette. Per i più superstiziosi, c’è anche un’inedita versione dei biscotti della fortuna cinesi: riprodotti alla perfezione arricciando una presina da cucina.

Fonte Wired.it

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