Vino siciliano in Cina: istruzioni per l’uso

La Cina sta diventando un mercato sempre più interessante anche sul fronte delle produzioni enologiche.

Lo testimoniano i dati più recenti relativi alle importazioni di vino, espressi in valore e in volume , come evidenziato nei grafici sotto riportati :

I trend i crescita dell’importazione di vino in Cina sono sempre più evidenti e anche i primi sei mesi del 2010, nonostante la crisi economica internazionale, hanno manifestato trend di aumento sia in volume che in valore.

La Francia, indubbiamente, rimane il paese esportatore più importante per la Cina sia per ragioni storiche che di intensità di azioni di promozione sviluppate dalla Francia in quest’ultimo ventennio nel grande Paese asiatico.

L’Italia, però, pur lentamente sta recuperando posizioni come testimoniato dai grafici sotto riportati :

Come si può osservare dal confronto con il 2009 l’Italia è il secondo Paese, dopo la Spagna, ad evidenziare il maggior tasso di crescita (+90,5% in valore, + 109,6 % in volume).

A questo si deve aggiungere un altro dato di estrema importanza: negli ultimi dieci anni gli importatori di vino in Cina sono passati da una decina agli attuali circa 260.

Sono dati estremamente incoraggianti che dimostrano come sia fondamentale oggi avviare azioni di promozione e di avvicinamento domanda /offerta tra Sicilia e Cina.

Ma allora perché i produttori ancora non sono soddisfatti, perché solo pochi grandi brand hanno una discreta distribuzione, cosa si é sbagliato ? cosa si potrebbe ancora fare?

Ma questa è un’altra storia. Vi rimandiamo.pertanto, alla seconda parte dell’articolo della Panke che sarà pubblicato la prossima settimana

di Emanuela Panke

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