Fondi società SGR: appello al Ministro Profumo

Negli ultimi mesi di vita del Governo Berlusconi una vera battaglia per la legalità e legittimità in merito alla gestione dei Fondi delle Società SGR è stata ingaggiata, senza mezzi termini, dalla Fondazione “Paolo di Tarso” alla quale ha fatto subito dato eco la qualificata penna di Massimo Sideri al quale si deve anche di avere sostenuto una battaglia per il bene dei giovani del Sud e non solo.

Entrambi le Istituzioni, perché Sideri scrive per conto del Corriere della Sera, hanno fatto in modo che si facesse luce sulla gestione dei fondi SGR dopo alcuni incidenti gravissimi ripetutamente segnalati senza alcuna risposta al Ministro Brunetta e ai suoi Uffici. Oggi, da quelle scintille divampa il fuoco anche grazie ai format “investigativi” delle TV nazionali.
Ovviamente, tutto si fa per il bene del Paese in attesa che al posto giusto vada un uomo (o una donna) giusta a governare questi fondi per davvero strategici  per lo sviluppo delle nuove economie.

La crisi del lavoro è significativa e ha superato già di molto il livello massimo di disperazione per cui il Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” scrive una lettera al Ministro Francesco Profumo, certa di un incontro a breve tempo, proprio perché la questione riguarda l’occupazione, quindi il Lavoro di giovani qualificati ai quali si chiede di non abbandonare l’Italia, in un settore dal quale potrebbe, a breve, scaturire nuove economie (reali).

LA LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE “PAOLO DI TARSO” LUANA GALLO

“Ill.mo Signor Ministro Francesco Profumo, abbiamo appreso con sommo piacere che finalmente il Dipartimento per la Digitalizzazione è passato alla diretta gestione del Ministero da  Lei guidato .

Siamo soddisfatti che finalmente si sia cominciato a chieder conto alle società SGR, che gestiscono il Fondo Promo Equity Sud, delle somme  loro assegnate per la nascita e lo sviluppo di aziende HT del Sud.

A tal proposito anche la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” (www.paoloditarso.it) che mi pregio rappresentare, ha la sua storia da raccontare in merito alla gestione del Fondo sopracitato, ma mentre con apprezzamento abbiamo preso nota della tempestiva e dura risposta fornita dallo stesso Dipartimento all’articolo di Massimo Sideri, apparso sul Corriere della Sera  pur tuttavia, non ho avuto altrettanto rapidamente risposta alle nostre  lettere inviate a suo tempo al Dipartimento, addirittura neanche a quella in cui richiedevamo un tavolo tecnico per la valutazione dei nostri progetti.

Le chiedo quindi di essere da Lei ascoltata per rappresentare in maniera esaustiva la nostra vicenda, soprattutto alla luce del fatto che addirittura Lei richiede  indietro i soldi non investitiin questo momento di crisi in cui, al contrario, dovrebbero essere  investiti per creare le premesse di sviluppo nel mezzogiorno dell’Italia e nuove aziende che possano creare significativi posti di lavoro.

Chiedo a nome della Fondazione e di numerosi giovani le cui speranze dipendono da questa opportunità, un incontro a breve. Rimango in attesa e colgo l’occasione per augurale buon lavoro”.

Per Sua Conoscenza, allego la corrispondenza agli Uffici Ministeriale interessati e ne chiedo la pubblicazione al mondo della Rete a partire dalle Testate Giornalistiche del Gruppo Editoriale di Rete ComunicareITALIA:

www.ilparlamentare.it
www.comunicareitalia.it
www.ilvaticanese.it
www.ilgiornaledelturismo.it
www.food-magazine.it
www.italia-magazine.it

Comments are closed.