I cibi preferiti dagli anziani italiani sono la frutta fresca, il pane, gli ortaggi, i cereali e il latte. È quanto emerge da una ricerca condotta da Auser, Spi Cgil e Fondazione Di Vittorio, che ha analizzato le abitudini alimentari di 7.241 settantenni. Secondo l’indagine, oltre il 95% degli anziani consuma i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), quasi il 10% si concede anche uno spuntino mattutino e l’11% la merenda pomeridiana. Nello specifico, tre quarti degli intervistati consumano tre pasti regolari al giorno, l’8,9% quattro (di preferenza i tre pasti principali e una merenda pomeridiana), il 3,9% cinque e il 7,7% meno di tre.
La ricerca rileva che l’85% degli intervistati consuma quotidianamente frutta fresca e pane. Circa il 65% mangia quotidianamente ortaggi, verdura, cereali, latte e yogurt. Inoltre, il 52,4% consuma con frequenza giornaliera i prodotti a base di cereali, il 19,5% i formaggi, il 9,8% le carni trasformate e il 9% quelle fresche. Sono consumati più raramente il pesce e le uova, che vengono mangiati ogni giorno solo dal 4-6% degli anziani. I legumi, invece, sono consumati quotidianamente dal 7,5% del campione e risultano presenti nella dieta settimanale dell’85-90% degli intervistati. Infine, il 41% degli intervistati afferma di accompagnare i pasti con un bicchiere di vino.
L’indagine evidenzia l’esistenza di forti differenze regionali nelle abitudini alimentari degli italiani. I formaggi, per esempio, sono presenti nella dieta quotidiana del 24,5% degli anziani del Nord-ovest, mentre al Sud e Isole la percentuale scende all’10,5%. Il consumo di carni fresche supera la frequenza di una volta a settimana tra circa il 65% degli anziani di Nord- ovest, Nord-est e Centro, mentre scende al 59,6% al Sud e al 49,3% nelle Isole. La situazione cambia quando si tratta di pesce: il consumo di questo alimento è elevato soprattutto al Sud, dove viene consumato più di una volta a settimana da 46,6% degli intervistati.
Fonte Il Sole 24Ore